martedì 23 marzo 2010

Un miserabile lunedì

VI Torneo “Campi Plebei” – Memorial Julian Ross
Seconda giornata


Assori - Dinamo Pagano 6-1 (3-1)

Formazione Dinamo
: Barrassi, Berli jr, Zingaro, Mattia, Berli sr, Nicola
In panca: nessuno, ma davvero nessuno.

Marcatore: Berli sr

Cronaca

Esordio con sconfitta per la Dinamo.
Una batosta figlia dei fatti, maturata a molte ore e a diversi chilometri di distanza dal campo di gioco e dal fischio d'inizio. Una debacle nata in infermeria – Dido, Leone, Topazio, Saracino – ed alimentata dal cellulare spento di Feninno, dai forfait di Zenga e Torbi. Sei persone sei, contate come a San Guglielmo, in campo per non marcare visita (cosa che effettivamente si poteva anche fare, visto che nessuna squadra affronta un match con tre titolari soltanto).

Sestetto che definire rabberciato è un eufemismo lieve: ci sono Barrassi e i fratelli Berli, reduci dall'epica mattanza di venerdì. E poi Mattia, Zingaro e Nicola. Di fronte un Assori che Stramy definiva “ostico”, ma che si presenta – sotto la pioggia fitta e sottile – in emergenza numerica. Al calcio d'avvio, la difesa s'assesta con Zingaro centrale e Mattia e Junior sulle fasce; Berli prende il centrocampo, mentre a Nicola spetta il compito di intrufolarsi nelle maglie avversarie. Il primo affondo è pagano, ed è vincente. Sull'asse della Berli family: Junior taglia al centro rasoterra, Senior stoppa e batte il portiere. L'1-0 sembra allungare l'aura d'epica. Tanto più che gli avversari non sembrano affatto irresistibili. Si mettono in luce i due avanti, uno alto e coriaceo, l'altro basso e tecnico. E la Dinamo deve correre molto per chiudere le falle e dare una mano allo spaesato Zingaro, che parte timoroso come il peggiore dei cristiani nell'arena. Risultato: nei primi cinque minuti si consuma l'80% del fiato a disposizione del sei schierato d'imperio dall'entusiasmo veltroniano del Barrassi. E quando uno smarcatissimo attaccante ha il tempo di girare in rete senza ostacoli un calcio d'angolo teso, si arguisce che forse Zingaro non è il centrale ideale che vorresti avere in un quarto di Europa League. Quando il tizio ripete pari pari l'esperimento a due minuti di distanza – solo che l'angolo proveniva dall'altra parte – si conclude che forse a Zingaro mancano proprio i fondamentali della marcatura. È in debito, si sente osservato, sotto esame e gioca di fino (o ci prova senza risultati) per stupire la pioggia. Il bello è che sul 2-1 la Dinamo trova spazi. Si può tenere palla, si può andare all'uno contro uno. Per tre volte Berli ha la palla del pari, prima del terzo gol assoriano. Poi, prima della fine del tempo, è Junior a vedersi salvato sulla linea un pallonetto che meritava miglior figura. Il 3-1 al riposo è onorevole. Ma il tracollo è dietro l'angolo. Nella ripresa è un continuo smadonnare Cristi e Madonne. Perché non si può, per pudore non si può, giocare così male. Senza idee, si dice, può anche andare. Ma senza l'abbiccì, senza uno straccio di consapevolezza, è molto più dura. A Berli junior fanno male gli stinchi e corre come uno strano animale preistorico; Mattia si trasforma nell'uomo invisibile; Nicola è solo come il proverbiale unico occhio nel paese degli orbi, Berli senior non va più al tiro e si innervosisce mortalmente. Mentre di Zingaro è saggio non approfondire la critica. Basti dire che la difesa prende il terzo gol fotocopia su angolo mentre lui fissa zoologicamente preoccupato il manto erboso. E Nicola si mangia le unghie. Non ci siamo. Berli senior strappa palla e caviglia al malcapitato attaccante avversario, reo di danzare col pallone davanti all'area mettendo in evidenza i limiti spaventevoli dei tre difensori nostrani, che per religioso precetto pasquale evitano di mettere un piede, di dare una spallata, finanche di provare il fallaccio da espulsione. Niente. In cinque contro cinque si arrotonda il parziale che, alla fine, fa la gioia di un raggiante Barrassi.

Pagelle

Barrassi: un liscio sul calcio d'angolo che porta in vantaggio l'Assori e una somma caparbietà nel voler disputare la partita con la squadra-minestrina. Per il resto, è la solita partita robusta, fatta di voli, determinazione, parate plastiche e recuperi miracolosi. 7

Berli junior: inizia bene, sulla scia del suo venerdì da leone. Poi risente di un dolore agli stinchi ed assume posture sempre più goffe. Caricato di responsabilità, dopo un primo tempo da piena sufficienza, torna il blando fiorettista che istiga all'omicidio rituale. Una nota: a poco più di 20 anni non si può andare in debito d'ossigeno così presto. Urge check-up. 5

Zingaro: ogni parola sarebbe una pietra da lapidazione. Sul finale cresce. 3

Mattia: saltella, Free Willy, e lo fa bene. Parte ordinato, con senso della posizione. Ma il gioco si sviluppa sull'asse Berli-Berli-Nicola, per vie centrali, e lo tira fuori dalle trame. Non si sovrappone per evidenti limiti di fiato. Nella ripresa tende a scomparire. Notevole il suo “devi morire!” gridato all'indirizzo di un collega della difesa. 5

Berli senior: anche il suo inizio è promettente, ma per reggere il ritmo dei primi dieci minuti avrebbe bisogno di tre polmoni extra. Un gol, qualche suggerimento, tre tiri fuori. Nella ripresa, invece di esplodere, implode. Stromberg. 5,5

Nicola: ha un grosso amore per le zone affollate, soffre di agorafobia, e stoppa sempre la palla nella stessa maniera. E puntualmente gli avversari gliela soffiano via. Meglio nell'ultima fase, quando parte da dietro. 5+


8 commenti:

Anonimo ha detto...

tutto giusto. La cronaca rispecchia ciò che è successo in mezzo al campo. Solo un appunto: non viene mai fatto accenno ad un assurdo nervosismo di Berli sr. (nervosismo palesato già due ore prima del match)

Ho ripetuto mille volte che il fiato ieri non mi mancava affatto. Però per lui è così e non ci posso fare nulla.

Berli jr

Anonimo ha detto...

tutto giusto. La cronaca rispecchia ciò che è successo in mezzo al campo. Solo un appunto: non viene mai fatto accenno ad un assurdo nervosismo di Berli sr. (nervosismo palesato già due ore prima del match)

Ho ripetuto mille volte che il fiato ieri non mi mancava affatto. Però per lui è così e non ci posso fare nulla.

Berli jr

Anonimo ha detto...

non è una cosa soggettiva. Se ti dico che il fiato non era un problema è così.

Berli jr

Anonimo ha detto...

il voto lo accetto con serenità...
voglio precisare solo una cosa...
sul cornerin cui io "fissavo" l'erba...l'uomoè sbucato tra francesco e nicola, ke parlavano d boca-river....quindi, almenoin quell'occasione,io nn ho colpe...

Anonimo ha detto...

ilcommento di cui sopra è il mio...
zingaro

Anonimo ha detto...

Passi la caparbietà nel voler giocare a tutti i costi..tra l'altro sempre fingendo speranza di una sorridente comparsa feninniana.

Passi il raggiante per un punteggio che poteva essere elevato a potenza.

Ma penso che il 7 è oggettivamente limitato.


Per chiudere, abbiamo onorato l'impegno, visto che abbiamo già una partita da recuperare. Cerchiamo di non farci trovare più in queste condizioni..

p.s. Non era un liscio, ma una sbucciatura...

L'Ufficio Stampa dell'On. Veltroni

Anonimo ha detto...

Nessuno tra Francesco e Nicola è il difensore preposto ad accollarsi gli attaccanti avversari. Nessun Boca-River.

Quanto al Barrassi, ti ho risposto altrove. Non usiamo il doppio binario.

Berli

Anonimo ha detto...

se x tutta la partita mi viene intimato di marcare l'esterno ke scende suicorner, nn potete rinfacciarmi il centrale...era l'esterno ke guardavo...nn l'erba..

zingaro