sabato 20 marzo 2010

Epicamente fuori

IV Torneo “In ricordo degli Assenti” – Curva Sud Piero
Girone Nero, Terza Giornata

Ciurma Nemica - Facce strane 4-6 (2-0)

Formazione Ciurma: Barrassi, Leone, Juan, Berli jr, Stramy, Berli sr
In panca: vari spettatori

Marcatori: Berli sr (3), Leone

Cronaca

La Ciurma va sul 3-0, lotta, soffre e cede all'ultimo minuto alle Facce strane, dopo un tempo in inferiorità numerica. Mel Gibson: “Quasi quasi ci faccio un film!”,

Dopo la vittoria del Borgo sui Fedelissimi e la conseguente dipartita dei sogni matematici, la Ciurma doveva uscire a testa alta dal torneo. Onorare fino in fondo l'invito. Dimostrarsi squadra. Superare lo scetticismo. Ma quello che è successo ai santi Guglielmo e Pellegrino ha superato ogni più rosea aspettativa. Quotati a 6,00 contro le Facce strane, che già annunciano e pregustano un posto in finale, la Ciurma si presenta a ranghi ridotti. Inutile il turnover, si pensa in via Pagano. E così non si sostituiscono gli indisponibili Topazio e Mattia (noie al ginocchio). All'ultimo momento, anche Saracino da forfait. In sei, contati, salutano il pubblico. Dagli spalti si scattano foto. Spicca l'assenza di mister Conte, in rotta con la società. Squadra autogestita. Si parte e subito le FS sembrano più abbordabili degli altri due avversari affrontati: la palla gira meno, ci sono meno individualità. E quando Stramy conquista la possibilità di rilanciare, si aprono spazi e margini di riflessione palla al piede. Così, dopo un paio di scontri a centrocampo, è Barrassi a lanciare Berli in una prateria. Il portiere esce a valanga, Berli ci mette il piedino. La palla rotola in rete, Berli frana al suolo. La sua spalla ha fatto ciock, come il cuore di Luca Carboni. Dolore crescente. Ma non ci sono cambi. Si deve continuare. Intanto la Ciurma è in vantaggio, per la prima volta dall'inizio del torneo. Sugli spalti si comincia a mormorare qualcosa a proposito dell'Ufficio Inchieste. Ma le FS sono determinate. Forse hanno affrontato la gara con troppa sufficienza, risparmiandosi. Fatto sta che impegnano due volte Barrassi, fresco vincitore del titolo di Miglior Portiere al K3. Ma continuano a lasciare spazi dietro. E quando il terzetto difensivo Berli Junior-Juan-Leone intuisce che può temporeggiare senza allontanare palla allo sturzo, la partita cambia volto. La Ciurma sale palla al piede, fraseggia anche di prima, cerca e trova gli spazi generosamente lasciati dagli avversari. Juan, imbeccato da Berli, mette fuori di un niente a portiere immobile. Poi spara sull'esterno della rete ispirato da Stramy. Leone ci prova col tacco, il portiere salva. Lo stesso Stramy non chiude un triangolo al limite per eccesso di leziosità, ancora Juan non arriva sull'assist lungo di Berli in due contro il portiere. Barrassi svolge bene il suo compito, ma il 2-0 di Berli, che salta l'ultimo avversario a centrocampo, si invola e batte l'estremo con un tocco potente all'angolo, è il giusto coronamento ad un grande primo tempo. Le FS si innervosiscono. Devono vincere per arrivare prime nel girone. La Ciurma acquisisce la consapevolezza di potersela giocare, contando anche sul fattore psicologico. Nella ripresa ci si attende l'arrembaggio degli avversari. Invece è Berli Junior ad imbeccare, con un lungo lancio spiovente, Leone in sovrapposizione, che stoppa in corsa, si presenta davanti alla porta avversaria e realizza la terza rete. Sul 3-0 si tirano i remi in barca. Manca ancora mezz'ora, ma la Ciurma vista nel primo tempo non corre il rischio di prendere quattro reti. Invece, succede l'impensabile. Juan prende una pallonata sul naso. Sanguina, ma non vuole lasciare la squadra in inferiorità numerica. Dalla panchina gli si chiede di rifiatare. Nei due minuti che seguono, dapprima falcia un avversario, poi – per salvare la sua porta da una botta sicura – mette il piede sul contrasto. E rimane a terra. Il polpaccio fa male, gli impedisce di alzarsi. Esce. Mattia e Topazio chiedono all'arbitro di poter sostituire il compagno. Ma il tutore è irremovibile. La Ciurma è in cinque contro sei, a 20 dalla fine. E deve reggere l'assedio, che parte furioso. E in breve tempo riporta sotto gli Strani: è 3-2. Si chiama ad una strenua resistenza, Berli Junior sta per vomitare sulla fascia: ha dato tanto, ha corso. Adesso è in debito. Stramy prova a tenere palla, ma la tattica più efficace risulta spazzare. In un paio di occasioni ci si distende in contropiede. Junior d'esterno trova il fratello che prova ad anticipare l'estremo, che mette in angolo. Poi è sempre Berli a spedire fuori di poco, al volo su corner. E infine, Barrassi non vede partire la botta del pareggio. Esplodono i fans delle FS. Ma non basta ancora. Il pari qualificherebbe Borgo Croci. Leone, per tutta risposta, sente uno stiramento. E s'accascia sulla linea laterale. Non ce la fa a rientrare. Qualcuno chiede la sospensione, ma si va avanti. Quattro contro sei per dieci minuti. L'assedio diventa spaventoso. La partita si fa cattiva. Manovrano in cinque al limite dell'area, sparano come al luna park. Junior salva due volte sulla linea. Barrassi si supera. Poi però deve capitolare su un diagonale vincente. Sembra la fine. Invece la Ciurma triplica la forza di volontà e si lancia all'attacco. Uno dei loro salva sulla linea una botta di Berli, poi è lo stesso Berli – di testa su corner pennellato di Stramy – ad ottimizzare un'uscita incerta del portiere. È il pari. L'incredulità si impossessa dei presenti, mentre in panchina è un viavai di ghiacchio e bevande, con gente stesa e dolente che manco il lazzaretto. Il 4-4 regge fino all'ultimo minuto. Il gol delle FS è accolto da un boato di sollievo. Ma la Ciurma non s'arrende. L'arbitro fissa quello scenario di dolore che è la panchina pirata e dice: “Dai ragazzi, manca solo un minuto”. In quei sessanta secondi, Barrassi esce dai pali, serve Berli e s'incunea nel vuoto. Berli gli da il pallone di ritorno. Passasse, avrebbe una prateria davanti. Un'intera metà campo per battere il portiere. Ma la sfera rimane incastrata tra le gambe di un centrocampista giallo. Che fa partire l'azione del definitivo 6-4 senza portiere. Triplice fischio. Applausi.

Nel calcio conta vincere, non c'è dubbio, caro Vania. Ma se devo immaginare una sconfitta, immagino questa.

Pagelle

Barrassi: con una o due “r”, è sempre un signor portiere. Si oppone da sagoma al tiro al bersaglio del secondo tempo. E peccato per quella botta che non vede partire. E anche quel traversone che finisce per spingere in porta. Ma tant'è. 7,5

Berli junior: lotta, non toglie la gambetta, s'incaponisce, cresce col passare dei minuti. Bello l'assist a Leone per il 3-0. Bello anche l'atto del vomito. 7

Leone: col passare dei minuti calibra passaggi e interventi, si propone con sicurezza, avanza deciso e si trova due volte a tu per tu col portiere avversario. Cede psicologicamente per una breve frazione dopo l'infortunio di Juan. Poi si riprende. 6,5

Juan: sicuro, puntuale. Lotta e si propone anche in avanti. Sfortunatissimo nel contrasto che gli causa l'infortunio. Se solo fosse uscito cinque minuti... 6,5

Stramy: parte in sordina, poi prende confidenza con gli spazi, si ripulisce da una certa leziosità e diventa efficace e cinico. In quattro non abbandona la nave che affonda. 7

Berli: ispirato, come ha detto Barrassi. 7 da, se lo merita...

Nessun commento: