martedì 30 novembre 2010

La settima


Campetti Brescia, Lunedì 29 novembre, ore 21

Gladiators - Dinamo Pagano 0-11 (0-5)

Formazione: Barrassi, Cantelmo, Gisoldo, Berli junior, Dido, Leone
In panca: Berli Senior.

Marcatori: Leone (4), Berli junior (4), Berli senior (2), Dido

Cronaca


La Dinamo vince dilagando, contro un Gladiators a cui va riconosciuto l’onore delle armi. Un plauso sentito a Nico, che nonostante tutto schiera in campo i suoi amici rispettando a pieno quello che un tempo era lo spirito di questo torneo. Spirito di cui molti parlano e straparlano, ma che non conoscono e non vivono. Basti pensare alle panchine lunghe di chi per vincere donerebbe un rene. Il Gladiators schiera cinque persone, convoca d’urgenza Rabba (tra l’altro chiedendo il permesso…). La Dinamo, che passa in vantaggio dopo un minuto con una botta ravvicinata di Leone e raddoppia al 5’ con un missile da fermo (ovviamente) di Berli junior (che ricorda il Marchetti di Caramanno), approfitta della partita per provare qualche movimento. Segna Berli senior, pescato in area da Dido, e Rabba finisce tra i pali annullando qualsiasi residua velleità. Il primo tempo si chiude sul 5-0. Gisoldo finisce in panca per una brutta botta all’occhio. Nella ripresa, dopo la sesta rete, si rompe anche l’equilibrio numerico. La sfortuna perseguita la squadra di Nico, che perde un giocatore per una dolore alla caviglia. I venti minuti che restano sono superflui, e la Dinamo realizza altre cinque reti, senza spingere sull’acceleratore e, per rispetto, senza tirare indietro la gamba. Un risultato farlocco, che comunque fa da viatico alle ultime due gare del girone, con Kunz e Matrix, che i pagani vogliono giocarsi fino in fondo.

Pagelle

Stavolta no, dai.

mercoledì 24 novembre 2010

La sesta


Campetti Brescia, Lunedì 22 novembre, ore 22

Dinamo Pagano-Atletico Sgamoni 2-7 (2-4)

Formazione: Barrassi, Gisoldo, Berli junior, Dido, Leone, Pupillo
In panca: Berli Senior.

Marcatori: Berli Senior, Leone

Cronaca

Stramaglia ha detto che da questo momento avremmo dato fastidio, ed ha stappato lo spumante per il primo punto della Dinamo. Lo Spartak ha dichiarato ufficialmente d’aver preso sotto gamba la sfida. Con queste fiorite premesse, siamo scesi in campo contro gli Sgamoni. Unica novità: l’innesto di Pupillo al posto dell’assente Cantelmo. Il ritorno di Berli junior ci garantisce un cambio. Gli Sgamoni non sappiamo chi siano: alla fine queste squadre sono un continuo rimescolio di soggetti. La Dinamo no. Con Berli senior in panchina, partiamo bene. Il campo è il solito, scivoloso e fradicio di pioggia. Sfioriamo il vantaggio con Dido, che come al solito sotto porta si fa possedere dagli spiriti maligni. La palla è alta. Ci si rammarica e si smadonna. Perché sarà che tutti vogliono abusare di cenerentola, in questo torneo non serio di campioni che potrebbero benissimo giocare altrove (questa è ironica, lo specifico per i partecipanti), ma cristo se cominciassimo a metterle dentro queste palle, magari alla fine, come diceva il De Curtis, potrebbe essere la somma a fare il totale. Invece, un imbizzarrito sgamone sparacchia da venti metri e Barrassi si fa infinocchiare come un Rosin qualsiasi. Passano cinque minuti al massimo, e un secondo sgamone pesca con un lancio da centrocampo un suo consimile in area. Quello, tutto solo, approfittando del fatto che i nostri sembrano intenti a chiedere il fuorigioco al guardalinee invisibile, fa una specie di mossa di karate, alla quale un inspiegabile Barrassi fradicio di Borghetti risponde con una speculare di tai-chi. E pesce al culo! In dieci minuti non hanno azzeccato un passaggio, questi, e vanno sopra di due che manco i cani. Rimodelliamo la squadra. Abbiamo imparato a non mollare, e i nostri avversari – oltretutto – non ci sembrano irresistibili. Uno svarione di due difensori sgamoni, causa acqua planning, libera Berli senior che insacca d’esterno. Un fraseggio Berli-Leone permette a quest’ultimo di pareggiare. Tutto fatto bene, tutto troppo in fretta. E ci montiamo la testa. Giochiamo benino, sempre meglio, e attacchiamo. Gli Sgamoni, nel loro organo ufficiale, diranno che avevano tirato i remi in barca perché sottovalutavano l’incontro. È destino. Tutti a tentare di abusarci, mai nessuno che riconosca dei meriti ad una squadra che, nella seconda metà di un primo tempo scialbo, colpisce due pali e sfiora un paio di altre volte il vantaggio. C’è un’uscita a valanga di Barrassi, nel frattempo, è vero. Ma per il resto, la Dinamo fa la sua porca figura. Finché dalla panca una voce annuncia che manca un minuto alla fine. E tutti insieme pensiamo: “Vid mo”. In men che non si dica, gli Sgamoni tirano altre due volte in porta. E non c’è bisogno di sottolineare l’esito. All’intervallo siamo scarichi, come chi sente di non meritare il passivo. Cominciamo la ripresa con un palo di Gisoldo, il terzo, e con un’occasione per Berli, che non riesce a correggere in rete un bell’assist in verticale. Il tentativo di riscossa finisce qui, e viene suggellato dalla quinta marcatura avversaria. Il 5-2 resiste per diverso tempo. Poi, nel finale, sono ancora le chiacchiere dei campioni mai sbocciati ad aizzare gli animi di una partita corretta quanto anonima. Gli Sgamoni vincono con merito, anche se il finale di 7-2 (al quale ci stiamo pericolosamente abituando) è troppo severo, specie alla luce del primo tempo della Dinamo.

Pagelle

Barrassi: giornata no, si fa uccellare da qualunque posizione. Salva la prestazione sul finale. 5
Berli junior: rientro impalpabile. Più ordinato e difensivista del solito, ma spesso fuori dal gioco. 5
Gisoldo: accorto dietro, molto meno incisivo in fase di ripartenza e costruzione. 5,5
Pupillo: spaesato e fuori posizione, fa sentire l’assenza di Cantelmo. 5
Leone: lento e macchinoso, cala alla distanza. Ma sul portatore di palla avversario si fa sentire molto più che nelle scorse settimane. 5+
Dido: cala nella ripresa, dove sembra sfiduciato. Qualche mollezza di troppo. 5
Berli senior: gol e assist nel primo, poi un secondo di niente. 5
Le pagelle dei Sgamoni: media del 7,3 per dire che battere la Dinamo era una formalità. 4

martedì 16 novembre 2010

La quinta


Campetti Brescia, Lunedì 15 novembre, ore 21

Spartak-Dinamo Pagano 2-2 (2-0)

Formazione: Barrassi, Gisoldo, Cantelmo, Dido, Leone, Berli Senior.

Marcatori: Leone, Berli Senior

Cronaca

La Dinamo, in un’insolita casacca arancione, è senza cambi. L’assenza di Berli junior impedisce variazioni dell’ultimo momento, e la squadra si schiera con Gisoldo centrale e Leone in mezzo al campo. Lo Spartak, in maglia nera, si dispone come la Speranzull, con due difensori e due centrocampisti. L’inizio è di studio. Un tiro dalla distanza per parte. Il terreno è scivoloso, la nebbia tipica dell’East End in questa stagione. Il pallone, troppo gonfio e nuovo, una pietra infida, rende difficili i controlli e le giocate più complesse. Col passare dei minuti lo Spartak, molto impreciso nelle aperture ed affrettato nelle conclusioni, guadagna metri, ma la Dinamo si difende con ordine, anche se come di consueto ha difficoltà nel ripartire. La sfera viaggia – schizza – in orizzontale, e la profondità del Leone e di Berli senior è, da principio, poco sfruttata. Si rischia nella gestione. Dopo 10’ la prima svolta. La Dinamo guadagna un angolo, che sfrutta malamente, regalando palla e contropiede ai più ossigenati avversari, che bucano Barrassi alla prima conclusione nello specchio. Poco dopo è il centrocampista in nero che avanza indisturbato fino alla trequarti, ha il tempo di mirare e concludere nell’angolo basso. Il 2-0 Spartak sembra il preludio alla solita goleada. I neri giocano in scioltezza, senza eccedere in accademia, però. La Dinamo non molla, anche se per qualche minuto – stordita – gioca da fermo. La sfiducia è palpabile. Ci prova Gisoldo dalla distanza, poi si scuote Berli senior e il portiere, con l’aiuto della traversa, compie il suo primo intervento degno di nota. Poco dopo mette ancora in angolo su spizzata di testa. La Dinamo arancione si fa, minuto dopo minuto, più consapevole. E osa. Ancora Berli, prima non riesce ad affondare di punta e poi colpisce, di testa, troppo centrale. Il portiere blocca e si salva. Lo Spartak da il suo meglio nelle ripartenze: le azioni, figlie di schemi dibattuti e non ancora assimilati, sono ficcanti. Ma gli interventi del Barrassi sono pochi ed essenziali. Il primo tempo si chiude con la Dinamo in avanti. Nella ripresa, i neoarancioni si fanno forza. Parola d’ordine: evitare il solito tracollo, il parziale di 3-4 reti che distrugge morale e parziali. Lo Spartak entra in campo per farla finita, chiudere la pratica. Ma costruisce sempre meno, abbandonandosi ad un insensato e affrettato tiro al bersaglio dalla distanza. La Dinamo è chiusa a riccio, soffre mortalmente, viene salvata dal Barrassi, da un paio di pali e dalla schiena di Gisoldo. Ma poco alla volta esce dal guscio. Leone pesca Berli, che al volo mette alto sulla traversa. È un segnale di vita. Un campanello d’allarme per lo Spartak, che si riversa nella metà campo pagana e lascia varchi ai contropiede. Difende con un solo effettivo, ed è una mossa suicida. Leone dalla distanza insacca nel sette. Berli per due volte approfitta degli svarioni difensivi e nello spazio sfiora il pari. Lo Spartak porta palla e continua a concludere da fuori, spesso in alto o fuori. E così, a 8 dal termine, Barrassi lancia Berli che di prima intenzione, seguendo uno “schema” collaudato, in diagonale batte il portiere avversario. Negli ultimi minuti lo Spartak si dimostra sterile e senza idee, oltretutto spaventato per possibili colpi di scena che, però, la Dinamo neppure cerca. Il pari, alla fine, è il giusto premio per aver interpretato con grinta e sacrificio una partita, sulla carta, dal pronostico scontato. Negli spogliatoi, largo alle recriminazioni e ai processi dello Spartak. In casa Dinamo, una partita da incorniciare. Era ora.

Pagelle

Barrassi: il pallone viscido e qualche disattenzione difensiva lo rendono superfluo sulle due marcature. Cresce alla distanza, sventando diverse conclusioni da fuori. 6,5
Gisoldo: un secondo tempo da tramandare. 7,5
Cantelmo: efficace ed essenziale, penalizzato dall’impossibilità di gestire la palla. Ottimo nelle chiusure. 6+
Dido: di sostanza, con meno leziosità del solito e tanta voglia di sacrificarsi. 6+
Leone: nel primo tempo appare lento, ma la ripresa è di livello. Un gol fondamentale. 6+
Berli: diverse conclusioni a rete e il gol del pari. 6,5

mercoledì 10 novembre 2010

La quarta


Campetti Brescia, Lunedì 8 novembre, ore 22 (e passa)

Dinamo Pagano – Speranzull 3-7 (1-3)

Formazione: Barrassi, Gisoldo, Berli Junior, Cantelmo, Dido, Leone
In panca: Berli Senior.

Marcatori: Berli Senior (3)

Cronaca

Prima fase di studio su campo reso scivoloso dalla pioggia. Mai tanta acqua sui lunedì plebei, è un dato di fatto. Speranzull in emergenza, con un esordiente dietro a far la guardia alla propria metà campo e un ispirato Quatrale a destra. Dinamo che parte con Leone avanzato e Dido a rimorchio. Le prime occasioni sono di marca Dinamo – Berli junior, molto motivato e iperattivo nei frangenti iniziali, prova al volo e Leone mette a lato in diagonale – ma quando la Speranzull accelera, sfiora la rete tre volte. Un primo doppio miracolo di Barrassi – per il resto non in gran serata – su Savella, un palo di Fiorenzo ed ancora Savella, respinto. La Speranzull, con Stramy a centrocampo, si chiude bene, e nelle ripartenze cerca Savella, che in almeno due occasioni arriva all’uno contro uno con Gisoldo. Alla fine la spunta, ed insacca in pallonetto anticipando un Barrassi in ritardo sull’uscita. La Dinamo fatica a reagire, anche se la difesa dei biancoverdi lascia qualche spazio da aggredire. E il raddoppio, nato da un errore in fase d’impostazione, è la logica conseguenza dell’inespressività offensiva dei blu. Solo a questo punto, dopo venti minuti di partita alle spalle, la Dinamo si scuote, e attacca. Rischia sulle ripartenze, ma comincia ad impegnare l’estremo avversario, fino alla rete di Berli senior, che insacca da sotto un diagonale di Gisoldo. La Speranzull si innervosisce, la Dinamo non ne approfitta come dovrebbe, ma la sensazione di potersela giocare è netta e viene gelata nell’ultimissima azione del primo tempo dal tapin di Fiorenzo. Il ritorno in campo non è dei migliori. La Speranzull si chiude bene, non lascia varchi, e complice un calo fisico degli esterni, realizza il break ottimizzando quasi tutti i tiri a rete. Sul 6-1 la Speranzull tira i remi in barca, la Dinamo reagisce di impeto e rabbia. Sfiora su corner, poi impegna il portiere da fuori, infine realizza con Berli senior imbeccato da Cantelmo. Mancano quindici minuti al termine, e l’obiettivo diventa limitare i danni, uscire a testa alta da una partita che i blu non hanno demeritato. Ma il passivo aumenta grazie a Savella che tocca, semplice semplice, su disattenzione di Gisoldo. Il 7-3 è ancora di Berli senior lanciato lungolinea. Ancora Berli impegna il portiere su angolo, gran colpo di reni. E sul finale c’è anche un rigore non battuto che spalanca le porte alle solite polemiche. Una partita persa, l’ennesima, che lascia l’amaro in bocca più delle altre.

Pagelle

Barrassi: comincia da par suo, con almeno tre interventi clamorosi. In colpevole ritardo sull’uscita che vale lo 0-1. Nella ripresa, la Speranzull va a rete sempre. 5,5
Gisoldo: attento e volenteroso nel primo tempo, bravo a sventare alcune iniziative di Savella. Cala nella ripresa. Ignora spesso gli spazi in verticale, si lascia aggredire in fase di possesso. 6-
Berli junior: sente troppo la partita. Nei primi 10 minuti corre in ogni angolo del campo. Ma non regge alla distanza. 5
Leone: si propone bene in avanti, tiene i portatori di palla a centrocampo, ma si confonde spesso nelle ripartenze. 6
Cantelmo: soffre il pallone viscido più degli altri, ma corre e contrasta, nonostante impressioni meno rispetto alla prima. 6
Dido: troppo molle sui tocchi, ingaggia una battaglia con Stramy che non estende al resto della Speranzull. In molte occasioni sembra indolente. 5
Berli senior: cercato spesso con palla alta, soffre nei controlli. Realizza le tre reti. 5,5