sabato 27 febbraio 2010

Seconda uscita stagionale. Il respiro lungo.

Si ritoccano le squadre quel tanto che basta.
L'assenza di Nazzaro rende necessario un terzino destro nella Dinamo A. Si inserisce Talienti, mentre il Gatti - da sempre con maggiori propensioni offensive - va ad affiancare Del Giudice nella Dinamo B. Per il resto: assetti invariati.
Si gioca 90 minuti (10-15 in meno rispetto alla prima sgambatura).
Nel team A - alla fine vincente per 6-3 - confortanti prestazioni di Berli Jr e Tarallo, in forte crescita rispetto alla prima apparizione. Il terzino è più determinato, si sovrappone e si libera spesso al tiro. O all'assist, volendo. Il Tarallo, invece, regge una mezz'ora abbondante, dialoga bene con Berli (anche se la difesa della B stavolta pare molto alta e blanda) e tira con più continuità. Si sblocca anche come goleador. Buone prestazioni anche di Saracino - leggermente più affaticato della prima apparizione, ma comunque più che sufficiente - e Talienti, mentre Berli realizza una tripletta al Barrassi e colpisce anche due legni. Frutto degli spazi. Buona prestazione anche del portiere del Team A, che però non è chiamato ad un superlavoro come sabato scorso. Nella Dinamo B, invece, segnali inquietanti dalla difesa. Leone fa quel che deve, ma non passano inosservati alcuni principi di nervosismo (già sul 4-2) che rappresentano, a tutt'oggi, il limite maggiore del centrale. Zingaro è timoroso e si distende sulla fascia solo nei momenti finali. Gatti è francamente lontano dalla forma ideale e risulta poco utile alle ripartenze. Dido fa belle giocate, rallenta il gioco a dovere, ma viene poco coadiuvato dal movimento delle punte. Del Giudice è cinico nell'unica occasione che gli capita (il che è bene), ma perde nettamente il confronto diretto con Saracino (il che è male).
Insomma: bene per il fiato in crescita ed alcuni schemi in embrione.
Per i prossimi impegni: si era intenzionati a lanciare una sfida amichevole per la settimana prossima, magari lunedì e magari ai campioni del Titograd (passerella anche per Feninno nuovo innesto), ma è di stamattina la notizia che la settimana prossima si svolgerà il Torneo per gli Assenti organizzato dalla Curva Sud. E saremo in campo come Ciurma. Quindi: i lavori della Dinamo sono momentaneamente sospesi.

martedì 23 febbraio 2010

La nuova Dinamo. Qualche proposito.

Giornata soleggiata di febbraio. Intervista a Berli.

Allora, possiamo considerare varata la nuova Dinamo?

“In realtà questa è una piccola imprecisione, ma si sa come siete voi giornalisti. Sabato pomeriggio abbiamo giocato, è vero. Ma di varato non c'’è ancora nulla. Abbiamo una rosa ampia, stiamo cercando di crescere di condizione. Tutto qui”.

Passato, presente e futuro…..

“La Dinamo è la squadra di una sede. Lo dice il nome stesso. Chi gioca nella Dinamo deve avere cuore, palle e uno smisurato senso d’'appartenenza. Sono queste le doti che contano: la voglia di lottare, di battersi, di rappresentare. La tecnica viene dopo o, come in certi gruppi punk, non viene affatto. Ho sempre preferito i gregari che combattono alle primedonne che si specchiano”.

C’è qualche riferimento alla recente rottura con mister Stramy e la sua gestione?

“No, no, non cominciamo. Stramy è stato un pezzo di questa squadra finché ha voluto. Ha testato le sue doti di leader e di stratega. Ha fatto gli stessi punti che facciamo da anni. In più ha minato il sentimento di squadra che noi sentiamo. Adesso è libero di cercare altrove le sue soddisfazioni. Noi ci riprendiamo la nostra maglia”.

Ma dove ha sbagliato la Dinamo formato 2009/2010?

“Ha commesso un reato contro natura: la Dinamo è collettivo, squadra, gruppo. Non una semplice sommatoria di individui. Chi ha gestito questa squadra fino a ieri non ha compreso questo dato, pensando di sopperire con qualche buon elemento allo spirito che sempre ha guidato i nostri passi. È una mentalità che può andar bene per altre squadre. Non per noi”.

Vi accusano di essere perdenti. Un’'accusa, del resto, confortata dai fatti.

“Beh, nel calcio conta vincere. È fuor di dubbio. Sarei un falso a dire che non mi interessa. Ma sono anche uno che si preoccupa molto del come si vince. Non ho mai accorciato una partita di cinque minuti pur avendo il cronometro, per dire, non ho mai pilotato un sorteggio, non ne ho mai addomesticato uno. Alla stessa maniera, ho visto squadre rafforzarsi incredibilmente pur di vincere un torneo amatoriale, autogestito. Allora, siccome non sono un falso né un fesso (quanto meno non reo confesso), dico che la nuova Dinamo dovrà crescere qualitativamente. E qualche innesto ci sarà. Ma senza snaturare il senso del nostro collettivo. Perché vincere è una parola troppo generica. Per me vincere non è cambiare il regolamento pur di fare i play-off ed esultare, spacciandosi per un vincente. Per me ci sono partite che contano più di altre. Ecco, vincere quelle, ad esempio, e salvarsi potrebbe già delinearsi come il nostro obiettivo”.

La Speranzull?

“È indubbio che non sarà una partita normale, quella. Così come è inutile negare che con Stramy ci sono stati diversi problemi. Di concezione, certo, ma anche di gestione dello spogliatoio. Aveva puntato sul suo gruppo, il “mister”. E nei miei confronti non ha avuto certo parole carine, nonostante i 15 gol realizzati, sebbene da assoluto comprimario. E va bene, sono cose che nel calcio capitano. E ci stanno. Lo Stramy-Coccimiglio della Dinamo appartiene fortunatamente al passato. Ora c’è lo Stramy-Vieri della Speranzull. E quella no, non sarà una partita come le altre”.

mercoledì 3 febbraio 2010

De Coubertin, la coerenza e...il progetto: arrivederci Dinamo

.........Neanche nel momento topico di una semifinale raggiunta con l'unico rigurgito di orgoglio della serata che resta, la Dinamo Pagano ha dimostrato di essere una squadra. In nome di un fair play che sa che di pregiudizio, nei confronti di una persona che comunque il piede non l'ha mai tolto. Che, pure con tutti i suoi limiti, ha cercato di tenere vivo un progetto, come lo ha chiamato mister Stramy, che di fatto ieri sera è arrivato al capolinea. Finisce con il gol fantasma, con la palla al centro e con le accuse di antisportività a chi non poteva essere impazzito tutto d'un fiato, rigettando nel mezzo dell'area di rigore, un pallone calciato in corsa e ben oltre la linea di fondo. Passa la tesi schizofrenica della bordata di sinistro verso la linea di porta. Passa inosservata la linea di chi cercava di spiegare. Viva De Coubertin, onore al terzo tempo e abbasso i provocatori e i rissosi. Onore anche (e soprattutto) ai Panzeros, che, aldilà di un giallo che non è un giallo, guadagnano con merito l'ipoteca (anche qualcosa in più) di una finale nella quale di sicuro potranno dire la loro. Hanno giocato meglio, più concentrati, più veloci. Più corti. Sempre palla a terra, con la giusta cattiveria. La stessa che la Dinamo ha lasciato negli spogliatoi. Finisce 8-4, dopo il 5-4 riagguantato dai celesti a dieci minuti dalla fine. Per la Dinamo era difficile d'altra parte, portare ancora più in avanti, un discorso del genere. Berli sr ha marcato visita (in aperta rottura con mister Stamy), mister Stramy continua a sbanderiare la validità della sua idea della Dinamo, ma nel frattempo progetta il (suo) futuro con lo zoccolo duro della Speranzull. Alla vigilia del play-off, oltretutto. Giusto, sacrosanto, augurarsi in bocca al lupo (e neanche tanto) e chiudere qui.

BARRASSI 6: Fa quel che può. Dispiace solo per lo svarione dell'8-4. Può capitare. Capita pure che chi ha sempre torto, qualche volta, centri pure la ragione. Comunque, se la Dinamo è arrivata qui, molto merito è suo.

FIORENZO 6: Fa il compitino. Un pò discontinuo. Pare che Stramy voglia portarlo alla Speranzull. Sicuramente lì avrà l'opportunità di crescere

NICOLA 6,5: Se Stramy al termine della gara punta l'indice contro la mancanza di cattiveria, di sicuro non ce l'ha con lui.

DIDO 5,5: Marchiano errore che comporta ripartenza e gol avversario. Impazzisce rigettando con violenza al centro dell'area un pallone, causando il gol del 6-4. "Cosi è se vi pare" (Pirandello)

PAPA 5: Non c'è, glielo fanno notare e s'arrabbia. Gli dicono di seguire sempre il loro portatore di palla. Lo fa nel 10% dei casi.

PEPPE 7: Fa gol, due. O tre, non ricordo

STRAMY 6: "Non mi piace questa cosa. Abbiamo sempre giocato insieme, parliamone insieme e decidiamo. Non puoi decidere arbitrariamente di andare alla Speranzull". Il mister della Dinamo, al telefono con DiDo, Settembre 2009.
In bocca al lupo, buone vittorie con la Speranzull