martedì 15 febbraio 2011

La quindicesima


Campetti Brescia, Lunedì 14 febbraio, ore 21

Sgamoni – Dinamo Pagano 9-4 (4-1)

Formazione: Barrassi, Gisoldo, Berli junior, Dido, Cantelmo, Berli senior
In panca: Leone

Marcatori: Berli senior (3), Dido

Cronaca

Nel lunedì degli innamorati, e dei rinvii, la Dinamo trova sulla sua strada la capolista Sgamoni. E, indifferente all’escursione termica, prova a giocarsela. Difesa a tre, solita, con Gisoldo centrale, Dido a centrocampo e l’unica punta, Berli. In panca si accomoda Leone, mentre brutte notizie giungono da casa Vescera, dove cause di forza maggiore impediscono a Luca d’essere in campo, per il terzo lunedì consecutivo. I primi minuti sono di studio. Gli Sgamoni fanno girare palla in orizzontale prima di azzardare la verticalizzazione, la Dinamo fa buona guardia agli ultimi metri, mordendo palla e caviglie degli avanti rossi. Barrassi viene impegnato con una botta centrale, ma senza pericolo. Per lunghi tratti il canovaccio si ripete: palla agli Sgamoni, e sortite di alleggerimento affidate a Cantelmo. Poi gli Sgamoni segnano, con un gran tiro da fuori, e la partita si complica. La Dinamo mette il muso fuori dalla metà campo. Berli di testa su angolo e con botta da sinistra, sfiora il pari. Cantelmo ci prova dalla distanza. Gli Sgamoni, quando aggrediti, si difendono bene, ma non sembrano invulnerabili. In contropiede, però, fanno vittime. Il secondo e il terzo gol, realizzati a distanza di un minuto, lo dimostrano. La Dinamo sbanda, e non solo per il campo scivoloso. Leone e Berli restano troppo isolati davanti, e con la palla al piede i nostri portatori diventano innocui. O dannosi. Il sestetto spaccato convince gli Sgamoni che si possa fare accademia, che la pratica sia chiusa dopo venti minuti di studio e poco più. Il quarto gol, che stende Gisoldo (è il terzo infortunio per questo sfortunato atleta), è la logica conseguenza dell’incapacità a fare gioco. Prima del tempo, però, è sull’asse Cantelmo-Leone che nasce l’assist che Berli mette nell’angolino. Il gol rinfranca i nostri, che nella ripresa partono più propositivi, anche se beccano il quinto al primo affondo. Il guaio è sempre quello: la coperta corta. Se si osa, ci si scopre. Il 5-1 sembra il preludio ad una impietosa goleada, invece i minuti centrali della ripresa sono quelli agonisticamente più belli. Dido in lungo linea serve Berli che si gira e batte a rete, insaccando sul primo palo. Poi è Dido, su azione d’angolo, ad inventare una parabola che si insacca sotto la traversa. E nel momento di maggiore nervosismo dei rossi, con tutti gli effettivi chiamati ad una pressione spaventosa sulla nostra difesa, in alleggerimento Berli sottrae il pallone ad un incerto portiere avversario e sigla la rete del 5-4. La Dinamo comincia a crederci, gli Sgamoni si disuniscono, diventano tesi, la paura di sbagliare è tanta. E così solo lo slalom solitario di un singolo li scuote. Il 6-4 viene rintuzzato una sola volta, con l’occasionissima di Leone che, d’istinto sulla respinta del portiere, mette fuori. Poi ci prova Junior, che allarga troppo la parabola. Ma una botta da fuori chiude i sogni. Il finale è passerella e serve solo a modellare il classico punteggio che, visto dall’esterno, non parla certo di partita combattuta. Sebbene a sprazzi.

Pagelle

Barrassi: para, salta, interviene. Non gli si può imputare niente. Purtroppo. 7
Gisoldo: si immola, anche per colpa del campo viscido e perennemente scivoloso. Fino a quel momento, gioca una partita ordinata. 6
Berli junior: si impegna, anche se l’impressione è che la fatica di tenersi in piedi gli esaurisca i fluidi per pensare a giocarsela. Con la palla al piede è troppo timoroso. 5,5
Cantelmo: nel primo tempo è l’unico che muove palla, che sembra poter far ripartire la squadra. 6,5
Dido: ci sono sempre i soliti passaggi filtranti alla Savicevic, ma stavolta lotta, arriva al tiro e segna pure. 6+
Leone: si lancia sull’ostacolo con determinazione, scivola copiosamente. Alcune volte finisce per essere un doppio di Berli. 5,5
Berli senior: gli arrivano dei palloni e li sfrutta. Più attento alla fase difensiva, anche se certe volte è proprio il fiato il nemico. 6,5

martedì 8 febbraio 2011

La quattordicesima

Campetti Brescia, Lunedì 7 febbraio, ore 21

Spartak Gaodan – Dinamo Pagano 9-5 (4-1)

Formazione: Barrassi, Gisoldo, Berli junior, Dido, Cantelmo, Berli senior
In panca: Leone

Marcatori: Berli senior (3), Cantelmo, Leone

Cronaca

La Dinamo scende in campo per confermare la prova d’orgoglio dell’andata, lo Spartak per vendicare quel pari. Partono determinati, i giallorossi, mentre la linea di difesa dei nostri arretra paurosamente. I primi minuti si consumano ad alta velocità, e sono tutti di marca Gaodan. Che, difatti, passa con una botta da fuori che s’insacca nell’angolino. Il vantaggio motiva ancor di più i ragazzi di La Gattolla, che vogliono evitare di correre rischi. La partita diventa piacevole, anche se il terreno scivoloso rende difficile il controllo della palla e provoca ripetuti scivoloni da Holiday on Ice. La Dinamo esce dal guscio, e prova a rintuzzare gli avanti avversari. Ma Dido, schiavo del bello stile improduttivo, su un contropiede 3 contro 2, serve un bel pallone al suo dirimpettaio, che si fa cinque metri e batte a rete, superando ancora una volta il mogio, forse triste Barrassi. Cantelmo, su punizione, accorcia, lasciando ben sperare in una reazione. Ma il pallino del gioco è sempre dei giallorossi, che prima approfittano di uno tocco sfortunato di Berli senior, uccellano il povero Barrassi direttamente da calcio d’angolo. Una scena comica di quelle che non si vedevano dai tempi di Buster Keaton. 4-1. La Dinamo prova a riorganizzarsi, ma in pochi hanno validi argomenti. Predisposti alla sconfitta, mentalmente messa in conto, non c’è granché da rimproverarsi. L’inefficacia offensiva è ormai tara atavica. Leone si sposta in avanti, mentre Dido s’accomoda in panca. La linea difensiva, ben retta da Gisoldo e Berli junior, pecca sulla fascia di Cantelmo, istintivamente portato a salire. Nella ripresa lo Spartak non molla, neppure psicologicamente, né si concede facili diversivi. È concreto. E realizza il 5-1 su svarione completo della difesa, mettendo l’uomo solo davanti al portiere. Poi il sesto. Leone e Berli senior in avanti si pestano i piedi, e non tornano ad aiutare la fase difensiva. Molti palloni spariscono nel gorgo di un centrocampo dominato dallo Spartak. Berli esce, ed assiste dalla panca al settimo gol giallorosso, che poi è un paperone del nostro. Subentra quiete. Arrembaggi da una parte e dall’altra, infruttuosi, e schemi che saltano bellamente. Leone, in percussione solitaria e centrale, batte il portiere avversario e qualche minuto dopo, su cross di Cantelmo, è il rientrante Berli senior a sbloccarsi. Il 7-3 spaventa lo Spartak, che a 10’ dalla fine imprime una nuova accelerazione e chiude, semmai ce ne fosse bisogno, il match. Un tiro dalla trequarti, che passa tra i soliti mille piedi, e una bella punizione. 9-3. Gli ultimi minuti servono a Berli per realizzare ancora. Prima una botta da posizione angolata, su leziosismo del difensore, poi una deviazione sottoporta. Il 9-5, tutto sommato, è un risultato onorevole. Anche e soprattutto per come s’era messa la partita a metà ripresa.

Pagelle

Barrassi
: una di quelle serate dove se sbagli tutti ti vedono, e non ti puoi nascondere. 4,5
Berli junior: prestazione classica, con buoni contrasti e posizione, ma senza peso avanti. Spesso ignorato in ripartenza. 5,5
Gisoldo: il ragazzo ci crede, gli va riconosciuto. Tiene troppo palla quando riparte, ma fino all’ultimo lotta. 6
Dido: lezioso, lento, a volte irritante (come quando si stende a terra e ci rimane). Finché non trova concretezza, prenderà sempre il suo bel 5.
Leone: bene dietro, ma quando è in avanti omette di rientrare. Comunque, lotta e ci crede anche lui. 6
Cantelmo: il campo scivoloso ne penalizza le qualità, ma la sua prestazione, sebbene sbilanciata, è positiva. 6+
Berli senior: primo tempo e mezza ripresa di semianonimato, poi tre reti negli ultimi 5 minuti. 6

martedì 1 febbraio 2011

La tredicesima


Campetti Brescia, Lunedì 31 gennaio, ore 21

Speranzull FC – Dinamo Pagano 7-4 (2-0)

Formazione: Barrassi, Gisoldo, Leone, Dido, Cantelmo, Berli senior
In panca: Berli junior

Marcatori: Cantelmo (2), Leone, Berli junior

Cronaca

La tegola dell’assenza di Vescera, febbricitante, priva la Dinamo del suo uomo più tecnico a centrocampo, e senza gli occhi di mister Bellitti addosso, i pagani mescolano i moduli finora adottati: difesa a due, con Leone e Gisoldo, Dido nel ruolo di play, e Cantelmo che, in fase offensiva, si prodiga a dare manforte a Berli senior, ritornato boa unica al centro. L’inizio è di marca biancoverde. La Speranzull, dopo le solite scaramantiche parole di Stramaglia sulla probabile sconfitta, parte bene. Leo s’impossessa del centrocampo e, complice il mancato pressing alto della Dinamo e gli scarsi interventi di Dido, diventa di fatto il terzo attaccante in ogni fase offensiva. I nostri hanno difficoltà, le solite, ad imbastire azioni. Gli esterni, specie Gisoldo, tengono troppo palla e non scaricano a sufficienza. Berli finisce in consegna personale a Stramaglia, e la palla non viene verticalizzata quasi mai. Risultato: molti palloni persi e baricentro alto della Speranzull, che concretizza la prima fase con un tiro in contro balzo di Leo. La Dinamo non si disunisce, pure perché sono passati cinque minuti e sarebbe il colmo. Trova sulla sua strada qualche buona occasione e qualche tiro dalla distanza. Ma la palla del pari capita sul sinistro di Berli, dopo un clamoroso recupero di Cantelmo, ma l’attaccante – a secco da due turni – non riesce a beffare il portiere. Mentre, sul capovolgimento di fronte, a farsi beffare da venti metri è Barrassi, che battezza fuori un tiro che si insacca sotto l’incrocio. Berli junior sostituisce Gisoldo, la Dinamo si rovescia nella metà campo avversaria, ma le occasioni scarseggiano. Il primo tempo si chiude sul 2-0. Nella ripresa, dopo alcune buone manovre ad aggirare la difesa a due della Speranzull e diversi calci d’angolo sprecati malamente, è Cantelmo, con una botta da fuori, a dimezzare lo svantaggio. Palla al centro, e tutto viene vanificato da un flipper in area che, al terzo tentativo, vede un solitario Savella insaccare sulla respinta di Barrassi. 3-1. Gli schemi si allentano, e la partita diventa più godibile. Berli mette sopra la traversa, poi impegna il portiere avversario da fuori. Gisoldo va alla conclusione dalla fascia. Leone diventa più offensivo. Ed imbeccato da Berli, insacca la seconda marcatura. La Dinamo è viva. Mancano 12 minuti e c’è una sola rete da recuperare. Ma una botta da fuori, che passa tra dieci gambe, porta di nuovo i biancoverdi al doppio vantaggio. 4-2 e partita in ghiaccio. Gli ultimi dieci minuti sono sfoggio di anarchia tattica. La Dinamo va al tiro da ogni posizione e con ogni effettivo. Si sbilancia, e la Speranzull si gode ampie praterie in contropiede manovrato. La leziosità di alcuni fraseggi tiene in bilico la partita, anche sul 5-2, realizzato da Leo su distrazione collettiva della difesa. Berli junior approfitta dell’unica papera del portiere in uscita. E per la Dinamo sono ancora attimi di speranza. Chiusi con una botta, l’ennesima, da venti metri, di Natalino, che trova il tiro del lunedì e spegne sul nascere ogni nuova velleità. Il parziale, gonfiatosi a dismisura negli ultimi minuti di caos, diventa pesantissimo allorquando Savella mette dentro dalla distanza dopo un mancato alleggerimento di Dido. Il nervosismo e la frustrazione degli ultimi istanti è figlio del solito parziale esagerato. Un difetto di tenuta mentale che fa pendant con un mezzo crollo fisico e motivazionale. Cantelmo accorcia sul fischio finale e rende meno amara una sconfitta che brucia, soprattutto in virtù del fatto che per larghi tratti non s’è vista tutta questa differenza tra la Speranzull, lanciata verso i playoff, e la Dinamo, ancora in credito con la dea bendata.

Pagelle

Barrassi: è una specie di disdetta. Quando la squadra viene sommersa e bombardata, si esalta a ultimo baluardo. Quando la difesa porta gli avversari a faticare per giungere al tiro, stecca. Sulla coscienza almeno due gol. Le tante belle parate, che pure ci sono state, vengono vanificate da questo. 5
Leone: dietro è preciso e spezza le trame avversarie. Nella ripresa, in avanti, risulta utilissimo. 6,5
Gisoldo: efficace in rottura, tiene troppo palla nei capovolgimenti di fronte, vanifica ogni velleità di contrattacco rapido, sottovaluta il tocco facile. Buone incursioni nella ripresa. 6
Berli junior: non molla la presa. All’inizio, come Gisoldo e Dido, non si fida di giocarla semplice, però lotta su ogni pallone e con qualche difficoltà tiene la posizione. Nella ripresa è tra gli ultimi a cedere. 6,5
Dido: sente la partita, anche se cerca di autoconvincersi che non è così. Nel primo tempo raramente ostacola Leo, indietreggiando senza anticipare. Nella ripresa spezza diverse trame, ma perde la testa sul finale. 4,5
Cantelmo: corre, anticipa, conclude, segna. Ottima prova. 7
Berli senior: inizialmente servito poco dai compagni che sottovalutano il ruolo di boa, stretto nella morsa di Stramy, riesce a sprecare una buona occasione nel primo tempo. Nella ripresa, un buon assist e tanta volontà. 5,5