martedì 1 febbraio 2011

La tredicesima


Campetti Brescia, Lunedì 31 gennaio, ore 21

Speranzull FC – Dinamo Pagano 7-4 (2-0)

Formazione: Barrassi, Gisoldo, Leone, Dido, Cantelmo, Berli senior
In panca: Berli junior

Marcatori: Cantelmo (2), Leone, Berli junior

Cronaca

La tegola dell’assenza di Vescera, febbricitante, priva la Dinamo del suo uomo più tecnico a centrocampo, e senza gli occhi di mister Bellitti addosso, i pagani mescolano i moduli finora adottati: difesa a due, con Leone e Gisoldo, Dido nel ruolo di play, e Cantelmo che, in fase offensiva, si prodiga a dare manforte a Berli senior, ritornato boa unica al centro. L’inizio è di marca biancoverde. La Speranzull, dopo le solite scaramantiche parole di Stramaglia sulla probabile sconfitta, parte bene. Leo s’impossessa del centrocampo e, complice il mancato pressing alto della Dinamo e gli scarsi interventi di Dido, diventa di fatto il terzo attaccante in ogni fase offensiva. I nostri hanno difficoltà, le solite, ad imbastire azioni. Gli esterni, specie Gisoldo, tengono troppo palla e non scaricano a sufficienza. Berli finisce in consegna personale a Stramaglia, e la palla non viene verticalizzata quasi mai. Risultato: molti palloni persi e baricentro alto della Speranzull, che concretizza la prima fase con un tiro in contro balzo di Leo. La Dinamo non si disunisce, pure perché sono passati cinque minuti e sarebbe il colmo. Trova sulla sua strada qualche buona occasione e qualche tiro dalla distanza. Ma la palla del pari capita sul sinistro di Berli, dopo un clamoroso recupero di Cantelmo, ma l’attaccante – a secco da due turni – non riesce a beffare il portiere. Mentre, sul capovolgimento di fronte, a farsi beffare da venti metri è Barrassi, che battezza fuori un tiro che si insacca sotto l’incrocio. Berli junior sostituisce Gisoldo, la Dinamo si rovescia nella metà campo avversaria, ma le occasioni scarseggiano. Il primo tempo si chiude sul 2-0. Nella ripresa, dopo alcune buone manovre ad aggirare la difesa a due della Speranzull e diversi calci d’angolo sprecati malamente, è Cantelmo, con una botta da fuori, a dimezzare lo svantaggio. Palla al centro, e tutto viene vanificato da un flipper in area che, al terzo tentativo, vede un solitario Savella insaccare sulla respinta di Barrassi. 3-1. Gli schemi si allentano, e la partita diventa più godibile. Berli mette sopra la traversa, poi impegna il portiere avversario da fuori. Gisoldo va alla conclusione dalla fascia. Leone diventa più offensivo. Ed imbeccato da Berli, insacca la seconda marcatura. La Dinamo è viva. Mancano 12 minuti e c’è una sola rete da recuperare. Ma una botta da fuori, che passa tra dieci gambe, porta di nuovo i biancoverdi al doppio vantaggio. 4-2 e partita in ghiaccio. Gli ultimi dieci minuti sono sfoggio di anarchia tattica. La Dinamo va al tiro da ogni posizione e con ogni effettivo. Si sbilancia, e la Speranzull si gode ampie praterie in contropiede manovrato. La leziosità di alcuni fraseggi tiene in bilico la partita, anche sul 5-2, realizzato da Leo su distrazione collettiva della difesa. Berli junior approfitta dell’unica papera del portiere in uscita. E per la Dinamo sono ancora attimi di speranza. Chiusi con una botta, l’ennesima, da venti metri, di Natalino, che trova il tiro del lunedì e spegne sul nascere ogni nuova velleità. Il parziale, gonfiatosi a dismisura negli ultimi minuti di caos, diventa pesantissimo allorquando Savella mette dentro dalla distanza dopo un mancato alleggerimento di Dido. Il nervosismo e la frustrazione degli ultimi istanti è figlio del solito parziale esagerato. Un difetto di tenuta mentale che fa pendant con un mezzo crollo fisico e motivazionale. Cantelmo accorcia sul fischio finale e rende meno amara una sconfitta che brucia, soprattutto in virtù del fatto che per larghi tratti non s’è vista tutta questa differenza tra la Speranzull, lanciata verso i playoff, e la Dinamo, ancora in credito con la dea bendata.

Pagelle

Barrassi: è una specie di disdetta. Quando la squadra viene sommersa e bombardata, si esalta a ultimo baluardo. Quando la difesa porta gli avversari a faticare per giungere al tiro, stecca. Sulla coscienza almeno due gol. Le tante belle parate, che pure ci sono state, vengono vanificate da questo. 5
Leone: dietro è preciso e spezza le trame avversarie. Nella ripresa, in avanti, risulta utilissimo. 6,5
Gisoldo: efficace in rottura, tiene troppo palla nei capovolgimenti di fronte, vanifica ogni velleità di contrattacco rapido, sottovaluta il tocco facile. Buone incursioni nella ripresa. 6
Berli junior: non molla la presa. All’inizio, come Gisoldo e Dido, non si fida di giocarla semplice, però lotta su ogni pallone e con qualche difficoltà tiene la posizione. Nella ripresa è tra gli ultimi a cedere. 6,5
Dido: sente la partita, anche se cerca di autoconvincersi che non è così. Nel primo tempo raramente ostacola Leo, indietreggiando senza anticipare. Nella ripresa spezza diverse trame, ma perde la testa sul finale. 4,5
Cantelmo: corre, anticipa, conclude, segna. Ottima prova. 7
Berli senior: inizialmente servito poco dai compagni che sottovalutano il ruolo di boa, stretto nella morsa di Stramy, riesce a sprecare una buona occasione nel primo tempo. Nella ripresa, un buon assist e tanta volontà. 5,5

1 commento:

Anonimo ha detto...

Io ancora me la sento.

Difatti, e approvo il giudizio sulle pagelle, era meglio prenderne 16 dal Titograd evitando qualche miracolo e stiparlo per lunedì.

Sang' d' Crist'.

Il Disdetta.