giovedì 28 gennaio 2010

LA SERATA CHE RESTA


Ma che ci fa la sgangherata Dinamo che s'appresta a prendere posto alla tavola delle grandi? Un pò verognosa, timida, consapevole di non poter sfoggiare il trucco migliore e l'abito adatto. Non all'altezza dei nuovi commensali al pranzo play-off. Cosi com'è, costruita maluccio, scaldata da una coperta fin troppo corta. Squilibrata, nervosa, isterica, cosi come l'ha dipinta il torneo che le ha regalato la possibilità di provare a raggiungere quello che ieri ha centrato.
Il calcio è strano. Sfibrata e scollata da limiti oggettivi, quasi fatta a pezzi dall'alba del nuovo progetto. Eppure è arrivato il singulto; pioveva orgoglio sull'erba viscida di Brescia. Impregnata di concentrazione, voglia, determinazione. Caricata a palla, ma pure ordinata al momento del decollo. Come il più affidabile dei jumbo, o più verosimilmente come una scolaretta alla prima campanella.
La Dinamo di ieri è tutta in un'immagine. L'abbraccio collettivo che chiude la corsa "tardelliana" di Nicola che infila il 4-2. Se non altro è l'istantanea più significativa, la punta di un iceberg. Solidamente messo su dall'impeccabile prestazione di mister Stramy, dai voli di Barrassi, dalla diligenza di DiDo, Nicola e Fiorenzo. E dal pragmatismo dei due "snipers".
Dal fisico solista di Peppe e dalla corsa di Berli che pare un elastico, che corre come un tergicristallo sul parabrezza. Si rivede pure Papa. Che umilmente firma l'1-0, spalancando le porte: "Benvenuti nella serata che resta".
Nella serata in cui tutti, per la prima volta, si son sentiti parte di un progetto. Che per quanto scalcinato sia, lascia passare la Dinamo oltre la barricata. Con personalità insospettabile, senza cadere nell'isterismo e nella provocazione.
Il 5-2 finale non fa una piega. Dinamo più forte della Speranzull. Più meritevole degli avversari. Lo ha stabilito il campo, la corte suprema. E la seduta è tolta.
Da questo momento in poi, ogni minuto passato a quel pranzo di cui sopra, è un qualcosa di insperato.
Che va vissuto serenamente. Perchè è chiaro che quel Jumbo atterrerà o si schianterà in volo. Ma è pur vero che per una sera, la sera che rimarrà, è decollato.


PAGELLE:

BARRASSI 7,5 Semplicemene strepitoso in un paio di circostanze. Assolutamente decisivo. Peccato solo per la punizione. Colpa di Enzo....

FIORENZO 7 Stenta d entrare in partita. Ma è molto più incisivodelle altre volte. Specie nella ripresa. Sopratutto sulla destra. Va sul fondo, e difende meglio

NICOLA 7 Tardelli gli fa un baffo in occasione del 4-2. Forse si intestardisce un pò quando punta l'avversario sulla fascia e sbaglia qualche pericoloso appoggio. Ma è il suo gol, di fatto, a mandare a casa la Speanzull

DIDO 6,5 Impreciso in (troppi) lanci a scavalcare il centrocampo. Perentorio in un paio di azioni di rottura. Fa il compitino, ma forse ha il merito di incidere psicologicamente sulla vigilia della gara

STRAMY 8 Resta lì, al centro della difesa. A vigilare che nessuno rovini la serata perfetta. A chiudere a far ripartire. Con la consapevolezza di chi credeva alla serata che non si dimentica.

PEPPE 7.5 Sempre un pochino troppo solista. Ma fa gol nel momento opportuno. Il 3-1 e il 5-2. Firme sul certificato di morte della Speranzull

PAPA 7 Guarda chi si rivede! Pare passeggiare in area di rigore, quando con la stessa naturalezza con la quale si sale in autobus a piazza Vittorio Veneto, toglie le ragnatele dal sette. Un pochino restio a fare l'ombra dell'avversario. Ma col passare dei minuti si cala nel ruolo.

BERLI 7,5 The battle calls and he answers...La battaglia chiama e lui risponde. Ancora sacrificio, ancora sudore. Ancora un altro gol.