martedì 17 maggio 2011

La quinta


Campetti Brescia, Lunedì 16 maggio, ore 21

Matrix – Dinamo Pagano 6-2 (2-1)

Formazione: Barrassi, Gisoldo, Juan, Cantelmo, Vescera, Berli senior
In panca: Berli junior, Leone

Marcatori: Vescera (2)

Cronaca

Una sconfitta pesante, fastidiosa, che sa di resa incondizionata. La Dinamo rinuncia a Dido, schiera un sei compatto e porta due cambi per quella che, classifica alla mano, sembra la partita più agevole del torneo. I primi quindici minuti sono confortanti. Juan e Cantelmo spingono sulle fasce, Vescera interpreta bene il suo ruolo e supporta l’uomo libero. Dietro, i blu si chiudono bene, costringendo il Matrix a tiri dalla lunga distanza. Barrassi è chiamato a sventare due minacce, e risponde. Vescera, con una botta dal limite, porta in vantaggio la Dinamo. Ma dura poco. Uno svarione difensivo libera l’attaccante gialloverde a metà tra Cantelmo e Gisoldo, e il pari è inevitabile. Poi parte la girandola dei cambi: Berli junior non spinge quanto Juan, e la lucidità cala. Il pallone comincia a scottare. E, come di consueto, si incassa il sorpasso nell’ultima azione del primo tempo. E il punteggio incrementa alla prima del secondo. Un canovaccio sperimentato e affinato in anni di pratica. Sulla Dinamo, già in ginocchio, s’abbatte la confusione e la serata no di Barrassi, che con la squadra sbilanciata nel tentativo di rimettere in piedi la soluzione, prende il quarto gol in contropiede e il quinto su innocuo tentativo da fuori. Il 6-1 chiude ogni speranza ad una squadra molle e demotivata, che reagisce blandamente solo quando gli avversari decidono di gestire il largo vantaggio. La rete di Vescera e un paio di buone occasioni buttate al vento non modificano il giudizio su una partita da dimenticare in fretta.

Pagelle

Barrassi: comincia bene, ma il secondo tempo è catastrofico. Il classico rasoterra su punizione apre le porte alla disperazione. Dopo il 5-1 riprende a parare, ma l’impressione è che sia più scena che sostanza. Nei momenti cruciali, al momento, il Barrassi tradisce. 3,5
Gisoldo: dovrebbe essere lui ad avanzare, palla al piede e testa alta, fino ad innescare Vescera. Invece interpreta il ruolo in chiave fisica, con contrasti al limite del fallo, e di alleggerimento. Con la palla tra i piedi non funziona. 5
Juan: i primi minuti sono ad altissimi livelli, con improvvise accelerazioni e ottimi proponimenti offensivi. Poi, poco alla volta, si eclissa e diventa un confuso difensore. 5+
Cantelmo: partita strana, indecifrabile, la sua. Nel primo tempo sembra sereno, punta e spesso salta l’uomo, dialoga con Berli e Vescera, chiede e ottiene sponde. Poi, d’un tratto, questa verve scompare. E, come gli altri, risente del malumore. 5
Berli junior: le sue caratteristiche sono diverse da Juan, quindi quando entra costringe la squadra ad arretrare ancora. Si muove, ma sbaglia troppo (controlli, contrasti, rimpalli). Lotta, ma bisogna alimentare il fiato. Sbaglia il possibile 6-3.
Vescera: l’inizio è ottimo, poi si schiaccia sulla difesa costringendo Gisoldo a schiacciarsi nell’area piccola. Un doppione del centrale. È l’unico che corre con continuità, ma certe volte questo causa più confusione che altro. Doppietta per lui. 5,5
Leone: serata no. Avulso dal gioco per larghi tratti, quando riceve il pallone lo ferma troppo a lungo e permette ai difensori di aggredirlo in due, o anche tre elementi. 4
Berli senior: sbaglia tutti gli stop e gran parte dei passaggi. Più paura di cadere che altro. Sfiora il gol solo di testa su angolo e lanciato da Leone non riesce ad anticipare il portiere. 4

Nessun commento: