martedì 10 maggio 2011

La quarta


Campetti Brescia, Lunedì 9 maggio, ore 22

Essedi shop – Dinamo Pagano 7-4 (1-1)

Formazione: Barrassi, Gisoldo, Berli junior, Leone, Cantelmo, Berli senior
In panca: Dido

Marcatori: Cantelmo (2), Berli senior (2)

Cronaca

Il solito punteggio balordo, il solito 7-4 capace di riassumere male, a prima vista, le sorti di una partita che a lungo la Dinamo avrebbe meritato di chiudere con un dignitoso pari. Ma quello con la sorte è un credito di vecchia data. E quella vecchia sgualdrina prima o poi dovrà restituirci qualcosa. In sostanza, la sfida conferma il vecchio adagio. “Tutto ciò che può andar male, lo farà”. Essedì alla foto di gruppo in maglia rossa. Li ricordavamo bianco-verdi. Conoscevamo un certo Fiorenzo. Ma tant’è. Dopo aver visto Quita continuare a legare il proprio nome ad una squadra che non aveva più la panza e giocava per vincere i tornei, non ci meravigliamo più di niente. La Dinamo fa a meno di Vescera e Juan. Schiera la stessa squadra dello scorso torneo (prendere nota). L’inizio è un lungo fraseggio Essedì, che mostra i piedi buoni di un paio di elementi e i giochetti di qualcun altro. Nulla di irrispettoso, alla fine. La Dinamo, con Cantelmo a centrocampo, prova con lunghi lanci senza esito. Partita bruttina fino al vantaggio degli ex-verdi. Da quel momento il primo tempo diventa più aperto, fisico e combattuto. Sul finire di tempo, il pareggio è siglato proprio da Cantelmo, con una botta sotto la traversa a conclusione di un’iniziativa personale. Nella ripresa, con Leone più avanzato, è ancora Cantelmo – con una botta da fuori – a portare in vantaggio i pagani. Il rientrante Berli, poi, corregge in rete una respinta difettosa del portiere, e arrotonda il vantaggio. Sul 3-1 qualsiasi squadra al mondo avrebbe cominciato a gestire con calma e serenità. Ma la Dinamo è un drappello di psicopatici abituati solo ad inseguire. E così, in men che non si dica, la schizofrenia s’impossessa d’ogni singolo giocatore in maglia vagamente blu. E l’Essedì si fa più concreta, giungendo prima al pari e poi completando la rimonta. Gli psicopatici si trovano così sul 3-4. Finalmente a loro agio. E giocano splendidamente l’ultima frazione di tempo. Sembrano tonici e per nulla affaticati. Sfiorano con Berli – la palla si blocca sotto le gambe del portiere – poi con Cantelmo e Leone, il cui tiro viene respinto in angolo dal portiere, artefice nell’occasione del miglior intervento della partita. Ma il pari è nell’aria. E lo realizza Berli correggendo in rete da sottomisura un diagonale di Leone, probabilmente destinato a finire ugualmente in fondo al sacco. Mancano 6 o 7 minuti alla fine. E il pareggio spaventa a morte. Così, in una replica della sfida col Kunz, palla al centro e distanze ristabilite in un minuto scarso. Come si fa a parlare di tecnica, di tattica, quando il problema è così evidentemente mentale? Roba da neuro. E per confermarlo, la Dinamo – finalmente sotto – si riversa in avanti e sfiora il pari. Per due volte Berli junior ha la palla del 5-5. Clamorose entrambe. Sull’ultima, sparacchia di destro sul portiere steso al suolo. E sul contropiede successivo, assecondando ogni legge di Murphy in proposito, l’Essedi allunga. Il settimo gol non c’entra una beneamata minchia, ma giunge a suggellare la prestazione. A destinare agli annali il solito 7-4 che, prima o poi, manderà al manicomio una squadra cerebralmente già scossa di suo.

Pagelle

Barrassi: torna sicuro e concentrato, specie sulle uscite basse. Qualche buon intervento, ma va anche detto che, per merito dell’arcigna difesa, l’Essedi è la squadra che, in quattro anni di torneo, ha tirato meno volte verso la nostra porta. 6,5
Gisoldo: si incaponisce in una battaglia fisica col suo diretto concorrente che sa tanto di duello rusticano. Ma alla fine non gli si può imputare niente. Tranne il cronico ritardo nello sbarazzarsi del pallone. 6,5
Dido: “Però non vi dovete incazzare quando sbaglio” è la sua frase che consegnamo alla imperitura gloria dei blog. A volte esagera nel tentare soluzioni accattivanti, ma la sua prova c’è. 6+
Leone: fa il jolly, spazia dalla fascia all’attacco, dove però a volte si incaponisce nella ricerca del tiro. Prova di continuità. 6+
Berli junior: a volte il suo sforzo di fingersi atletico ispira autentica tenerezza. Sopperisce con la volontà e la grinta. Ma quei due gol falliti nel finale sono un peccato a dio. 6
Cantelmo: continuità e concentrazione, il migliore in campo. 7
Berli senior: nel primo tempo non gli riesce granché, nel secondo si fa trovare al posto giusto quando serve. 6+

1 commento:

Anonimo ha detto...

troppo bello il commento i miei complimenti

Dila