Sabato 26 marzo 2016, ore 17, Campetti
Brescia
Dinamo P(agano) 38 – Vecchio Regime 9-11 (3-3)
Formazione: Buccino, Seccia, Vescera, Tonino, Casolino, Berli sr
In panca: Tonno, Carmine
Marcatori: Casolino (2), Berli sr (2), Vescera (2), Tonino, Carmine, Tonno
Sabato di passione pasquale per la Dinamo. Si sorride amaramente. Perché,
nonostante il finale degno della partita combattuta che è stata, possa farci
credere di essere dinanzi ad una prova di carattere alla pari con gli
avversari, le preoccupazioni surclassano le buone notizie. Con ordine. Dinamo
senza Gianni, Leone e Berli junior, con gli innesti libici (al torneo saranno
in forza agli Scavzacan) e con Seccia centrale (al torneo ubriaco in un vicolo
di Bologna). Vecchio Regime con gli uomini contati. I primi venti minuti sono
da incorniciare. Complice la compagine avversaria, che ha il freno a mano
tirato, la Dinamo macina gioco e mantiene basso ed equilibrato il baricentro.
Si ragiona. Si sogna. Si segna. L’uno a zero è di Berli senior, pescato sotto
porta da Casolino. Il secondo dello stesso Casolino, su precisa botta da fuori,
il terzo del Vescera, lanciato a rete in contropiede. Sul 3-0 si controlla
agevolmente. Non si rischia quasi mai, anche se il Vecchio fallisce un paio di
grosse occasioni e spolvera il Buccino, chiamandolo ad almeno un intervento di
rilievo. Ma è Berli senior a fallire a porta vuota il quarto, emulando quello
del Monopoli che s’è impantanato al “Veneziani”. Ben più grave quello che
succede di lì a poco: esce Davide Seccia. Ed è il black-out. Col vuoto in luogo
del centrale, il gioco tende a diventare confuso e pieno di spunti individuali.
Tonino, perfetto e rigoroso fino a quel punto, si fa tentare dalle sortite
palla al piede; Luca si perde, Tonno corre, ma spesso a vuoto come Angelo. Il
Vecchio si scuote. I dieci minuti finali del primo tempo sono da film
giapponese: prendiamo tre pallette e ci andiamo a sedere sulla panca. Rabba
dorme. A casa sua. E questo ci impedisce di dargli la colpa del tracollo. L’inizio
della ripresa è simile all’intervallo. Al fulmineo 4-3 del Vecchio, risponde
Tonino. Poi si spengono le luci. Il turn-over e il fiato spezzato bloccano le
aspirazioni dei nostri. Il Vecchio allunga. Fino all’8-4. La Dinamo avrebbe
tempo e spazi per colpire. E, di fatto, accorcia. Segna Casolino, poi Carmine.
Ma i due gol di differenza resteranno fino alla fine. Sabato si torna in campo,
ancora col Vecchio. E vedremo come si comporterà la Dinamo che potrà contare
sui suoi effettivi da torneo.